15/08/07

LE MINIERE DELL’AGORDINO

















Agordo fu conosciuto fino dall’antichità per le sue miniere di ferro, rame e argento. Nel 1840 le miniere fornivano 4000 quintali di rame, 6000 di vetriolo e 400 di zolfo. Vi lavoravano 475 operai e 275 minatori. Risalendo l’Agordino vi era poi la antica miniera del Fursil (presso Selva di Cadore) che dava un ferro pregiato adatto alla costruzione di spade. L’imperatore Federico Barbarossa si interessò al possesso della miniera già nel 1177. Nei secoli successivi la miniera fu contesa tra il Principe Vescovo di Bressanone, il Conte del Tirolo, il Patriarca di Aquileia e la Repubblica di Venezia. Il ferro del Fursil veniva in gran parte lavorato a Belluno. Nel XVII secolo le fucine bellunesi producevano 25000 spade all’anno. Queste spade venivano in parte usate da Venezia; una buona quantità veniva poi vendute a stati stranieri. Si conoscono contratti con mercanti inglesi. Lo sfruttamento della miniera del Fursil cessò nel 1753 per l’esaurimento del filone principale.